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Sceneggiati Televisi Mancati


IL MANIACO DI LIPARI

Sceneggiato TV in 4 puntate - TeleRomania canale 2 1967

Introduzione di Per Carlton - RadioSverige aprile 2001

avalaible in DVD PC#000526243273

Questo Sceneggiato televisivo è stato rifiutato dalla RAI nel 1967, in quanto giudicato troppo corrosivo nei contenuti e con particolari riferimenti a personaggi realmente esistiti.
Lo stesso Pasquale Coppola, autore regista e sceneggiatore del film televisivo in 4 puntate ha avuto con le allora alte sfere dirigenziali RAI una forte diatriba per l'inserimento all'inizio e alla fine di ogni puntata della dicitura “OGNI RIFERIMENTO A COSE E PERSONE E FATTI REALMENTE ACCADUTI NON E' CASUALE MA PURAMENTE VOLUTO”, cosa che ha scatenato le ire dei perbenisti, del Vaticano e di non pochi giornali di centro che all'epoca vedevano lo  sceneggiato TV come l'unico mezzo per tenere assieme una famiglia e non farla andare a fare i picchetti nelle fabbriche, oppure pensare che il paese dove lo sceneggiato andava in onda basava molti guadagni per il proprio bilancio sulla vendita di mine antiuomo ad un paese in piena contraddizione  in guerra con ragazzi dagli occhi a mandorla.
Preso da questi scrupoli e disgustato dall'intera classe dirigenziale televisiva italiana, il sommo autore decide di vendere il prodotto a teleRomania  2 per la simbolica cifra di due mignotte a serata per un intero mese a tutta la troupe.
Lo sceneggiato è come vuole la tradizione che lega l'autore al filone piu' poliziesco d'europa, un serrato giallo ambientato in un'isola di fronte alla sicilia meta di turisti e giovani, dove si nascondono terribili segreti e vengono scoperti delitti di inaudita ferocia.

Buona visione.

Ps. I dirigenti che si rifiutarono di mandarlo in onda all'epoca sono considerati ora, dagli almanacchi della storia della televisione alla pari dei tecnici della Decca che nel 1961 dissero che i Beatles non avrebbero avuto alcun futuro. Sono stati tutti licenziati e sono tutti morti di morte violenta. Il sommo invece, con i lauti guadagni e riconoscimenti, iniziava di li' a poco le fiammeggianti rivolte francese inventando Net meeting e la teleconferenza per comparire in tutte le piazze universitarie d'europa per gridare “vogliamo tutto, lo vogliamo subito, io non pago le tasse”.



IL MANIACO DI LIPARI (prima puntata) 7 novembre 1967

Siamo nel giugno del 1966 in Sicilia, una regione ancora dominata da eventi mafiosi e considerata retrograda, ma che accoglie nonostante tutto migliaia di turisti l'anno, soprattutto in estate, e ha come suoi gioielli le Isole Lipari, dove è intenzione delle autorita' locali di promuovere un festival Beat a partecipazione statale.
Lo sfondo è notevole e la pubblicita' per l'isola una vera manna:  alle soglie dell'inizio della manifestazione stanno raccogliendosi' li' molti nuovi gruppi giovani con avvenire assicurato.  Una mattina pero', viene ritrovato sulla principale spiaggia di Lipari, da un immigrato milanese desideroso di andare a vivere a Catania per sempre, un cadavere. E' una giovane ragazza strangolata, seminuda e senza documenti. Immediatamente si procede, con ordini ben precisi dalla polizia del capoluogo a serrate indagini che pero' iniziano nel peggiore dei modi. Infatti la popolazione delle isole è molto reticente e restia a dare informazioni, i giovani accorsi per il raduno musicale tendono ad andarsene e il festival infatti viene annullato.
La locale polizia, brancola nel buio  e si aggrappa ad una tenue traccia:
la ragazza strangolata, di eta' apparente 27 anni era stata vista la sera prima in minigonna e scollatissima per le vie di  Lipari assieme ad un misterioso uomo notevolmente piu' anziano, con capezza al collo e faccia da prosseneta.
Ma non c'è traccia di provarne  identita' ed acciuffare l'anziano accompagnatore, con cui era stata vista baciarsi nonostante avesse circa 40 anni piu' di lei e per sbaglio in un bar avesse infilato la dentiera in una acqua brillante credendo gia' fosse l'ora di tornare a casa.
  Dopo un classico interrogatorio allo scemo del villaggio, che viene anche arrestato dalla polizia locale, certa di aver dato una svolta alle indagini, si viene a trovare un secondo cadavere, quello del vecchio, con la testa sfondata.
Una telefonata e una voce anonima alla stazione di polizia indica di cercare un certo professore, abituale visitatore dell'isola e chiude la conversazione senza dare ulteriori spiegazioni.
Le indagini sono affidate, con un fonogramma da Roma,  al Commissario Pasquale Merli, un vero duro che viene dalla capitale, dove ha fatto arrendere, da solo e  a suon di pedate nel culo un gruppo di 25 banditi che assaltavano le poste della stazione termini.

  Fine Prima Puntata


IL MANIACO DI LIPARI (Seconda Puntata) - 14 Novembre 1967

La seconda puntata apre con lo sguardo sprezzante del locale ispettore di polizia a cui pasquale Merli da' il cambio e che tenta di sputare addosso al funzionario romano che pero' lo fa decollare da una rupe, accelerando il processo di cambio della guardia a capo delle forze dell'ordine sull'isola.
Esaminando alcuni particolari sugli indumenti dei due cadaveri ed i cadaveri stessi in un rudimentale laboratorio d'autopsie approntato per l'occasione   risultano degli strani ed inquietanti particolarei:
ambedue hanno un taglio netto, non troppo visibile di primo acchitto sulla fronte.
Il taglio è poco profondo ma la botta deve essere stata abbastanza potente da stordire le vittime per poi continuare a massacrarle, nel caso della ragazza strangolandola, nel caso del vecchio, con un oggetto in ferro abbastanza pesante ma maneggevole.
Nel frattempo giunge sull'isola una coppia sui 60, che, preoccupati perche' la figlia non aveva dato piu' notizie di se' ed era a Lipari, sono terrorizzati ma chiedono lo stesso di poter vedere il cadavere.
Non è prassi regolare, ma Merli li autorizza lo stesso e fra pianti e lacrime della coppia che riconosce la figlia uccisa, Pasquale gioca a tresette con gli autisti dell'ospedale e vince loro seimila lire.
Ora Merli ha il nome della ragazza: FABRIZIA DE CINTIO ed interrogando gli affranti genitori che all'inizio non vogliono rispondere ma che poi collaborano a suon di Esportazione spente con violenza sui loro avambracci, si scopre che la ragazza aveva intenzione di partecipare al festival beat come modella e forse come cantante e che per l'appunto si portava a letto il vecchio con la dentiera, che in quelle ore viene a sua volta identificato, da vecchie foto segnaletiche, come un piccolo mafioncello di 3 fascia di Cefalu', Don Zizi' Zagarrio.
A dire il vero, diranno i genitori a Pasquale e al suo aiutante, il brigadiere Moschetta,  la ragazza non era partita da sola, ma era presente sull'isola con una sua amica, anche lei con velleita' artistiche.
La ragazza, Siria Peletti, risulta a sua volta irreperibile. Un'altra telefonata anonima, dopo che i genitori della ragazza morta sono rimandati a casa con la salma e con spese a loro carico di tutto (Pasquale è durissimo con i sentimenti altrui e di suoi, praticamente non ne tiene, infatti è un vero puttaniere e ogni volta che molla una donna lo fa cantando “se telefonando” di Mina, un metodo utile ed efficace.)
Informa che la morte di Don Zizi' sara' vendicata.  Da indagini private infatti di Moschetta, Zizi' risulta essere sì un delinquentello di poco conto, ma una potentissima testa di legno per la mafia in certi conti bancari che hanno aderenze molto in alto, e persino nel mondo ecclesiastico.
In un agguato moschetta viene ferito ma Merli risponde sparando con la sua calibro Pasquale e colpisce a morte uno dei banditi che viene scaricato da una Giulia che si allontana poco dopo. Il bandito esala il suo ultimo respiro e nomina il vecchio stabilimento, e ancora fa il nome di un misterioso “professore”.
Il mattino seguente a questi eventi, un fonogramma da Roma informa Merli che in una casa privata, di Rieti, a seguito di una soffiata della buoncostume, sono state trovate decine di foto di ragazzine adescate alle elementari ed anche piu' grandi, tra esse, le foto nude di Siria Peletti e Fabrizia De Cintio.
La casa risulta essere disabitata per il momento, ma fino a pochi giorni prima vi si svolgevano meetings di lavoro con gente distinta che arrivava e veniva in completo elegante e valigetta.
Merli e il suo nuovo aiutante (moschetta è in convalescenza) Cursoris  si recano al vecchio stabilimento, dove da anni nessuno va piu' perche' anni prima fu trovato il cadavere di una bambina di 9 anni e viene considerato un posto maledetto dagli isolani.
Per l'omicidio della ragazzina fu linciato sul posto, poiche' ritenuto colpevole, il bagnino del luogo, uno stagionale proveniente da Rieti.
  Merli e Cursoris, fanno la loro agghiacciante scoperta: Siria Peletti è semiseppellita nella sabbia. Anche lei presenta lo stesso taglio sulla fronte ed è pero' coperta di coltellate di lama a piccolo taglio. Almeno 170.  Scatta il panico, c'è un maniaco a LIPARI.

Fine seconda puntata


IL MANIACO DI LIPARI  - terza puntata - 21 novembre 1967

Intanto pasquale Merli e Cursoris , aspettando la guarigione completa di Moschetta, tornano ad occuparsi delle telefonate anonime giunte al posto di polizia: ognuna di esse ha un comune denominatore ed è quello del "professore", un losco personaggio, piu' volte nominato. Si indaga sull'isola e nelle altre isole vicino Lipari, ma l'unica, flebile traccia sembra condurre ad uno strano personaggio, poco conosciuto e restio ad apparire nell'isola, un anziano scrittore, che ha sempre cercato nell' isola un rifugio intellettuale per ottenere l'ispirazione adatta alle sue opere. v Alla luce degli ultimi fatti, di cui tutti parlano con vasto impiego di media, il vecchio interrogato non formalmente da Pasquale e Cursoris, in partenza per l'argentina il giorno dopo, sembra  sia al corrente da tempo di strani accadimenti fra la gente di Lipari, ma come viene appurato sono piu' che altro fatti extraconuigali oppure storie di interesse che hanno portato a litigi clamorosi fra famiglie dell'Isola. Pasquale dunque domanda al vecchio circa il caso di anni e anni prima, ovvero la morte della bimba e il vecchio, semplicemente sorridendo fa capire di sapere molto piu' di quello che effettivamente dice, e consiglia ai due un piu' approfondito esame degli atti dell'epoca per scoprire il nome del reale assassino della bambina.v  Mentre sta per parlare e dire cose ancor piu' interessanti, una fucilata riecheggia e il vecchio si accascia in una pozza di sangue: quando i due escono si ode soltanto il rombo di una moto che si allontana.
Le ricerche non daranno alcun esito. Un altro morto.
Adesso la situazione si è ingarbugliata ulteriormente: da Roma chiedono la testa di Pasquale Merli che pero' resta  al suo posto con Moschetta al fianco, completamente ristabilito. Cursoris viene mandato a Roma per avviare una indagine sul fotografo che aveva sviluppato i rullini dei festini di Rieti.
Cursoris scopre che l'indagato, il fotografo è in realta' un dissociato della cosca di cui faceva parte Zizi' Zagarrio, che aveva smesso di far parte attivamente della criminalita' organizzata, ma per non farsi uccidere, essendo un capace fotografo accettava di eseguire qualche lavoretto ogni tanto. 
Preso alle strette dopo un inseguimento a perdifiato a piedi nel centro di Rieti, il fotografo confessa la sua appartenenza, seppure sbiadita alla cosca mafiosa, che tramite mazzette ad amministrazioni locali dell'isola puntava a farne un grosso centro di primo arrivo e smercio droga dall'Africa.
Il fotografo, prima di essere condotto in carcere, rifa' a Cursoris il nome di questo fantomatico Professore, che pero' dice di non aver mai conosciuto o interpellato direttamente ma sempre per telefono.
Ormai la priorita' totale sembra essere quella di rintracciare "il professore", e Pasquale sospetta che nulla abbia a che fare con quello gia' ucciso dalla misteriosa fucilata.
La confessione del fotografo, oltre a qualche nome eccellente del mondo dello spettacolo  aveva fatto pero' intravedere una forte complicita' delle amministrazioni locali dell'isola, quali il Sindaco e il responsabile della Pro-loco, cosa che è sufficiente per farli prelevare e sottoporli a drammatico interrogatorio.
La mattina seguente ad esso, il sindaco viene trovato impiccato suicida in carcere.
Pasquale riceve l'ennesima telefonata anonima all'hotel dove alloggia, che segnala la presenza di una moto sospetta nell'entroterra e lo convince a muoversi di li'.
E' proprio arrivando ad un vecchio capanno che Pasquale, da solo senza l'abituale presenza di Moschetta, viene stordito da un colpo in testa e perde conoscenza

FINE TERZA PUNTATA


IL MANIACO DI LIPARI - quarta ed ultima puntata - 28 Novembre 1967

Pasquale Merli, immobilizzato,  si risveglia intontito davanti a una banda di persone incappucciate: una di esse si toglie il cappuccio e inizia a parlare, mentre Pasquale viene slegato e si rende conto di essere in ostaggio della cosca mafiosa.
Il suo interlocutore è in realta' il figlio illegittimo del vecchio professore ucciso, che propone al Commissario un patto: cercheranno infatti insieme il maniaco, e la collaborazione cessera' una volta preso.
Del resto questa storia del maniaco ha fatto gia' saltare in gran parte i piani della cosca mafiosa di attrezzare l'isola come scarico merci per contrabbando di droga e visto che il fotografo incarcerato ha fatto precisi riferimenti a personaggi altolocati non è sano Per l'attivita' illegale della banda, protrarre oltre le gesta di questo insano criminale.
Il figlio illegittimo del vecchio professore è il capomafia assoluto nelle isole e promette al Merli di rilasciarlo per poter riprendere immediatamente la caccia al maniaco. Si dice assolutamente convinto che il maniaco e l'uccisore di suo padre sono la stessa persona: infatti suo padre ha pagato per essere a conoscenza della verita', che lui stesso ignora, sul brutale omicidio della bambina anni prima.
Pasquale torna dunque, "scortato", al posto di polizia con la promessa strappata alla mafia di un azione congiunta, ma, visto che nessuno sapeva del suo rapimento, ha una sorpresa da Roma.
E' stato nottetempo sollevato dall'incarico e Moschetta e Cursoris, sono stati destinati in Alta Italia per incarichi completamente diversi. Il nuovo Dottore responsabile di Polizia è un arrampicatore distrettuale: il Dottor Croce, che si è anche portato dietro i suoi uomini da Roma.
Croce e Merli hanno un faccia  faccia molto breve ma drammatico, visto che la presenza di Pasquale non è piu' di utilita' sull'isola viene esortato a lasciarla entro 24 ore pena la restituzione del distintivo e la pistola, quale disobbedienza ai superiori.
A male parole, Merli si allontana e capisce tutto: le rivelazioni del fotografo (che nel frattempo è stato ucciso in carcere in una zuffa tra omosessuali) danno fastidio e se pure il maniaco verra' trovato del resto non si dovra' piu' parlare.
Pasquale raggiunge in una casa dell'isola il capomafia che a sorpresa, rivela un sacco di nuovi sviluppi: quando venne uccisa la ragazzina anni prima, il capomafia sospetto' suo padre illegittimo e questo sospetto duro' per anni. Fino al giorno della morte di questi  che il capomafia, piangendo, confessa essere opera sua.
Era sicuro che il padre illegittimo, oltre ad aver abbandonato lui e la madre, fosse anche un pervertito, sino a quando, in un nascondiglio di Zizi' Zagarrio che uso' durante la seconda guerra mondiale per nascondersi ai tedeschi, venne ritrovata dal capomafia una borsa piena di foto di ragazzine con cui Zizi' Zagarrio si intratteneva.
Queste ragazzine gli venivano indicate dal vecchio intellettuale, in cambio di cospicui pagamenti in denaro con tanto di ricevuta autografa che servivano a finanziare i suoi libri fallimentari.
Una sera  che Zizi' stava passando il limite con la ragazzina intervenne il vecchio a fermate il maniaco senza pero' riuscirvi  insieme al bagnino, un lontano parente del fotografo omosessuale di Rieti su cui venne addossata la colpa e che in realta' scattava solamente le foto e sviluppava nel laboratorio del parente.
Zizi' ricattava il vecchio intellettuale, minacciando di uccidergli il figlio illegittimo e la povera madre, ed in realta' era un personaggio di primissimo piano nello spaccio di droga internazionale, una vera e propria eminenza grigia, ed addirittura, nella seconda guerra mondiale si diceva fosse il numero due di Lucky Luciano in iTalia, per lo sbarco alleato in sicilia.
Oggigiorno Zizi' amava ancora adescare ragazze a cui forniva droga e soldi. Zizi' era stato ucciso dal vecchio intellettuale stufo dei suoi ricatti, e lo stesso aveva dovuto uccidere anche le sue amichette.
Con uno stratagemma, stordirli con la pesante rilegatura in metallo di un vecchio librone tirato fuori per l'occasione, a piu' riprese, in occasioni separate, per ciascuna delle vittime. Individuato dall'organizzazione, il vecchio intellettuale era stato condannato a morte dalla cosca con esecutore, a malincuore, il suo figliolo illegittimo, che con quell'omicidio, una vera e propria prova di coraggio era passato di grado nei piani della cosca.
E questa, era la storia del Maniaco di Lipari, dei suoi segreti, che Pasquale ora conosceva e che pero' Avrebbe tenuto segreti per sempre. Il capomafia si fidava del silenzio di Pasquale, da lui giudicato un vero uomo d'onore  Il giorno dopo, Pasquale parte da Lipari e lasciando la patata bollente  al Dott. Croce, che vaneggia di ipotetici scenari e omicidi che possono ancora accadere e promette al nuovo sindaco e al riabilitato amministratore proloco (vero tramite coi partiti) di smascherare il vero colpevole.
Pasquale saluta con un ghigno il Dott. Croce, che intuisce che la verita' e' stata svelata ma che è meglio non cercare di sollevare troppa polvere  e lasciare al tempo l'oblio per i fatti accaduti.

FINE

Ritratto di Donna Inviolabile

Sceneggiato Televisivo Originale Scritto Prodotto e Diretto da: Pasquale Coppola (inedito)

Introduzione di Per Carlton - now available in DVD

  Le riprese di questo sceneggiato iniziarono in sordina nel 1973, visto lo scarso approvvigionamento di fondi dovuto all'austerity e alle pendenti UNA TANTUM.
La stessa troupe fu costretta a girare a giorni alterni per via delle targhe pari e dispari, giacchè si possedeva un unico camion e gli attori, che sono Pasquale stesso in 36 parti tranne le donne, alternandosi fra Roma e Cerveteri e le campagne del litorale tirreno del nord verso la toscana. Ovviamente la storia nel suo intero fu derubata da autori senza scrupoli e rivisitata come un classico giallo a puntate distribuito 3 anni piu' tardi per rassicurare gli utenti che il ladrocinio perpretrato con la stipula del canone sortisse ogni tanto qualche piccola gemma, gemma che noi dobbiamo interamente alla fertile penna sceneggiativa e alle intuizioni del Sommo.
A seguito di questo atto plagiario, ben tre cause sono state avviate: due si sono risolte fra il 1996 e il 1998 con la vendita degli studi di Via Teulada, per pagare i danni di plagio al sommo ad un'oscura  multinazionale dall'indecifrabile nome di ALOPPOC ELAUQSAP, cosa che ha fatto bloccare anche il terzo risarcimento dal Presidente Trapano BOSH in persona  visto che si sospetta che i conti in questione possano agevolare l'uscita dell'ultimo disco del DJ fratello di latte del sommo, BEAT LADEN e l'uscita del virus BETA LADEN nel campo informatico.



RITRATTO DI DONNA INVIOLABILE - prima puntata - settembre 1972

Ruperto è un musicista che lavora come impiegato statale molto sfigato e sempre che mette tutti i soldi al pizzo, una sera viene invitato a una festa dal suo migliore amico Sandro, in pieno centro citta', con la speranza di conoscere qualche agente che lo faccia iscrivere gratis alla siae e pubblichi un suo libro di poesie.Durante la festa, conosce la misteriosa CELIA, con cui parla anche se, le sua attenzioni sono rivolte a SARA, un mezzo scorfano carne guasta frustrata che gli e' stato presentato da Sandro con le dovute cautele perche' sembra che metta le corna al marito anche coi guidatori di autobus a riposo, nel pomeriggio, fra le 2 e le 3 e che con lui fa la preziosa perche è l'unica cosa che puo' far cedere Ruperto e portarlo con se' in una vita piatta e inutile che fa ormai da 10 anni.
Prima che la festa finisca, arriva una telefonata, a cui Ruperto risponde, e che dice di fare attenzione alla ragazza con le bocce migliori.
La ragazza in questione è sicuramente CELIA, che prima che Ruperto possa chiederle il numero di telefono, sparisce, riportata casa da un misterioso accompagnatore.
Sandro confida a Ruperto che con quella ragazza non c'è nulla da fare, anche lui ci ha provato ma lei è fidanzatissima e persino a prova di camerunense o kenyota trapiantato ad amsterdam.
Ruperto sembra non farci caso e si trasferisce per dormire, da suo cugino, che ha una tenuta nei pressi di Cerveteri, vicino una necropoli etrusca, il conte PIPPALDO.
Il conte è un uomo dalle mille risorse, cucina bene il riso thailandese, parla sei lingue asiatiche e suona le tastiere da Dio, pero' con Ruperto ha un contenzioso in fatto di donne e anche di arte. Infatti Ruperto, squattrinato com'è vuole fargli vendere un quadro di famiglia che appartiene, come rivendica al 50% anche a lui, e che raffigura una donna talebana con un Burka che la copre interamente e che si chiama "la donna inviolabile".
Ricevuta la visita di Ruperto, PIPPALDO si sbriga a far sparire il quadro ma Ruperto piomba in casa mentre lo sta mettendo in un armadio, con conseguente lite e quadro che cade a terra con cornice spezzata.
Dalla cornice spezzata esce fuori un biglietto, che sembra scritto all'epoca del quadro, verso il 1820, che parla di una misteriosa ragazza che appariva e scompariva e seduceva uomini e donne ma poi diceva che era fidanzata e si squagliava anche se era incuriosita.
Il quadro, nella caduta appare danneggiato, si è scrostata un po' di vernice e PIPPALDO, chiamando una esperta restauratrice, scopre che c'è una mano di vernice messa a coprire il quadro originale.

apapparapapappapapapa sigla finale- fine prima puntata


Ritratto di Donna Inviolabile   - Seconda Puntata

  La restauratrice molto esperta, ma anche un po' vegliarda, si chiama Rosy e viene dal Dipartimento capolavori dell'arciscientifica di Civitavecchia, con un sapiente lavoro di scollaggio e smacchiaggio davanti a Pippaldo e a Ruperto, il vero quadro sotto il falso  viene fuori.
Sotto il burka ridipinto c'è inequivocabilmente un viso, piu' precisamente il viso di CELIA, o quella che si puo' definire incredibilmente una sua sosia spiccicata.
Dopo la scoperta, c'è l'ennesima litigata fra PIPPALDO e Ruperto, perche' l'esperta-vegliarda valuta la tela, sparita da un museo kazako nel 1788, circa sui 400.000 dollari e con quei soldi da spendere i piani dei due cugini sono discordi: l'uno vorrebbe buttarli interamente in mignotte, l'altro in droga e raddrizza-nasi per ragazze thailandesi.
Sulla via del ritorno con la sua Twingo per la litoranea, cala improvvisamente un nebbione clamoroso che costringe Ruperto a camminare a passo d'uomo, ma invece di vedere un fantasma nota soltanto un pappone che sfregia col vetriolo per scarso incasso, una prostituta che si accascia al suolo e crepa senza soccorsi all'Aurelia Hospital, nello stesso minuto che Ruperto cambia cassetta nell'autoradio allegramente fischiettando.
Continua frattanto la ricerca di CELIA che sembrta svanita nel nulla, mentre Ruperto torna a casa, riceve la visita di Sandro, che gli propone una serata con due amiche e Ruperto, con la prospettiva di seguire la Lazio in un sordido Pub di decerebrati accetta di buon grado.
Una ennesima telefonata quando Sandro va via, informa Ruperto dell'esistenza di un medium nano che si è buttato in politica che potrebbe metterlo sulla strada di CELIA e gli intima di accendere immediatamente il televisore. Infatti su uno dei suoi canali c'è la testa rasa di un famosissimo demagogo lombardo che si agita attento a non cadere dalla sedia posta sotto lo scranno dietro il palchetto.
"QUANTO SEI BRUTTO" sono le prime parole che vengono in  mente a Ruperto mentre ascolta un discorso del nano in pieno delirio elettorale che promette ai suoi accoliti denari e delazioni e fictions, pero' riguardando bene nel suo discorso registrato e rimandato al contrario il Nano menziona la Parola CELIA piu' volte, come se dovesse a momenti ricomparire nella vita di Ruperto che l'ha vista una volta sola e non vorrebbe rivederla mai perche' magari sta insieme a un calabrese geloso.
Il giorno dopo, venerdi', Sandro passa a prendere Ruperto e lo porta con se' a un club prive' dove con sua grande sorpresa, Ruperto trova Celia e la vegliarda restauratrice che vedono le foto scattate alla festa iniziale.
Ruperto prova a parlare a Celia ma questa come al solito scappa e dice "sai bene che non è possibile, sai bene che non è possibile" mentre sandro si incazza perche' a lui sarebbe toccato la vegliarda d'assalto.
Ma non è tutto. Sandro sa per certo che PIPPALDO ha contattato un loschissimo ladro e filibustiere che opera dalle parti di Ladispoli, un certo Baffani, che si è offerto di comprare il quadro de "la donna inviolabile" a un prezzo doppio del suo valore.
Questo insospettisce non poco Ruperto, che, mollato Sandro con la vegliarda che gli scrocca un passaggio per ritornare a casa, fa rotta verso la residenza in campagna di Pippaldo per esigere il giusto.
Trovata una fila mostruosa per un apocalittico incidente stradale dove una Golf incendiandosi ha liquefatto completamente una famiglia felice di stronzi, marito-zoccola-figli 3 di 4 6 e 9 anni, Ruperto citando battute a memoria da "I pugni in tasca di Bellocchio" schiatta dalle risa e cerca una scorciatoia che sfocia in buia  campagna.

Papapapapappapapaparapapappapaapa (sigla finale) Fine  Seconda Puntata


Ritratto di Donna Inviolabile  - Terza Puntata

Ruperto, infilandosi in una scorciatoia strettissima e al buio per andare da Pippaldo, viene sorpreso dall'ennesimo nebbione foriero di sventure, ma questa volta deve inchiodare la macchina, nitidamente si vede la sagoma di un cavaliere a cavallo sparire nel nulla.
Allibito ed anche un po' scosso, Ruperto giunge nella tenuta di Pippaldo, dove assieme con lui trova nuovamente CELIA che confessa di lavorare in un centro di igiene mentale dove è in cura pippaldo per scordarsi una thailandese giustiziata a Bangkok su soffiata di un tal Inkursore per smercio di eroina, ma che in realta' preparava torte col lievito pane degli Angeli. Del resto pane degli angeli, PCRP - polvere degli angeli, questo Inkursore era in buona fede quando ha chiamato le guardie dicendo che un brutto muso di limone smerciava roba.
  Ma non è tutto: CELIA guardando il quadro ha avuto un malore ma non ha chiesto soccorso, il solito accompagnatore misterioso è passato a prenderla e lei si è allontanata con la solita frase "scusate ma proprio non posso, non posso" lasciando tutti stupefatti e, a dire il vero anche un po' annoiati.
Pippaldo telefona a Baffani che non c'è e inizia la solita litigata con Ruperto, che alla fine pero' ottiene un misero 3% e si contenta e riprende la via di casa.
Giunto alla sua abitazione, trova la corrente elettrica staccata e nell'appartamento una figura avvolta da un mantello che sta rovistando fra le sue cose: e' Baffani vestito da cavaliere, che pero' nega di essere il cavaliere che gli aveva attraversato al strada in campagna ma non nega di fare come secondo lavoro, il pappone Oltre che l'esperto di arte e rivela oltretutto che il quadro vale cosi' tanto perche' in un particolare di esso ci sarebbe un importante indizio per arrivare al tesoro delle catacombe etrusche che hanno l'entrata nella cappella di famiglia della residenza di Pippaldo.
  Baffani fa un'altra considerazione: perche' spendere tanti soldi per il quadro e per un ipotetico tesoro che qualora venisse ritrovato finirebbe nel museo? Si tiene i suoi soldi e stacca un assegno per comprare un biglietto di solo andata per Rio de Janeiro, dove vivra' come un re, ed offre a Ruperto di seguirlo, ma data la grande disaffezione di quest'ultimo verso la musica da froci salsa mambo e latino, egli rifiuta, deciso a scoprire il mistero di Celia e del tesoro da ritrovare.
Andato via Baffani che canta "Brasil", Ruperto accende di nuovo la Tv e vede il nano-medium promettitore di rinascita economica che applaude se stesso in una candid camera davanti uno specchio in un'ascensore dotato di relativo panchetto innalza-stature-da-nano.
Chi tiene la macchina da presa e' CELIA!
Ruperto citofona, dopo una corsa in Twingo, a Sandro, il suo amico, che sta trattando l'acquisto di due albanesi come colf particolari e in contemporanea il divorzio dalla moglie arpia: Sandro è atteso dalla restauratrice anziana, la sua amica scorfano con 14 storie in contemporanea e Celia a una festa di amici di quest'ultima.
  Vanno, ma, inaspettatamente , Ruperto a cui viene trovata nelle tasche, una grammatica italiana, viene negato l'accesso al locale.
Da una finestra Ruperto, al di fuori, intravede un passaggio di bustine e succhi di frutta fra CELIA e Sandro e come al solito lei, che come una cenerentola del Prenestino scompare raccolta dal misterioso zingaro che la recupera dall'inzioio della storia

Papapapapapararapapppappapapapapa  (sigla finale) Fine terza Puntata


Ritratto di Donna Inviolabile - Quarta ed ultima puntata

La multinazionale ladresca sorretta dal nano medium pelato per la quale Celia lavora sembra interessatissima a scoprire il tesoro per poter portare finalmente in bilancio quello che non accade dai tempi di Quintino Sella e conquistare cosi' un elettorato di infermi sino al 2029 garantito.
  Pero' Ruperto, a questo punto non puo' piu' fidarsi di nessuno e percio' telefona, senza motivo, allo scorfano amica della restauratrice Vegliarda, SARA e le dice con voce abbastanza imperiosa che se si rifa' viva le spacca una gamba.
Ascoltato questo, SARA sparisce di scena e torna da uno dei suoi quattordici amanti, che si spera non sia il figlio stesso. Poi telefona alla stessa restauratrice che è  pero', sparita.
Sandro e Ruperto comunque, sono alla ricerca di CELIA, perche' hanno capito, grazie alla confessione di Sandro che l'ha sentita origliando dietro una porta al telefono, che vuole gabbare PIPPALDO portandogli droga e rubandosi il quadro, del quale PIPPALDO ignora le potenziale caratteristiche che possono portare a questo misterioso tesoro.
Precipitatisi da Pippaldo, lo trovano cadavere, accoltellato alla schiena, in mezzo a una trentina di dosi di kat e genzianella, di fronte alla biblioteca di casa sua.
Un volume sembra mancare, anzi no, è a terra poco lontano dalla scrivania.
Ruperto nota che il volume non è un vero volume ma è finto e serviva a coprire un bottone nella libreria che aziona un passaggio segreto.
Il quadro è stato staccato dalla parete e portato via.
  Ruperto e Sandro imboccano il passaggio segreto con molta cautela e facendosi luce con una piletta che illumina il gel della crania capelluta di sandro, si trovano nel bel mezzo di un necropoli etrusca, quella tanto favoleggiata, proprio sotto alla tenuta di Pippaldo.
In fondo a uno dei tunnel un improvviso chiarore. Delle luci e delle voci , rivelano la presenza di qualcuno:
  sono CELIA e ROSY, ma mentre ROSY ha il quadro in mano, in mano CELIA ha una pistola.
Accortasi dei due li minaccia e li fa allineare all'angolo della catacomba continuando a decifrare il quadro, che presenta delle anomalie nella pittura che rivelano una mappa.
E' la mappa finale di quella pietra che smuovendosi, svelera' la stanza del tesoro. Rosy percio' ha esaurito il suo compito e quindi viene messa assieme agli altri sotto la minaccia della pistola.
  Individuata di li' a pochi passi la pietra viene fatta girare dai due sotto la minaccia del revolver e come d'incanto si pare una porta murata da secoli: è il tesoro.
A questo punto il colpo di scena, con una mossa di scatto Ruperto fa cadere la pistola di CELIA e pero' riceve una gran botta intesta da dietro perdendo conoscenza.
Passano 3 minuti e quando riacquista i sensi, Ruperto conosce la verita':
il Colpevole di tutto è Sandro che assieme a CELIA ha architettato il piano. CELIA pero' sembra agire quasi sotto ipnosi di Sandro, in sua completa balia.
A questo punto , Sandro , confessa a Ruperto il suo piano criminoso: acquisire il tesoro e giocarselo in borsa sulle azioni del nano pelato medium e rinforzare la carente economia di uno stato derelitto alla totale merce' di ignoranza e parassitismo. CELIA è solo una pedina. Lei ha fatto tutto questo per amore del suo ragazzo che per lei è il massimo: lo sposera' avra' dei figli e si sentira' contenta finche' i segni del tempo abuseranno di lei ogni volta che si guarda allo specchio.
Sandro, comunica a Ruperto la sua intenzione di accopparlo con la vegliarda restaurarice e che anche PIPPALDO era una sua pedina che teneva a bada con donne e droga e talvolta, gettoni e fiches per il casino' di Campione d' Italia. Pero' Ruperto intuisce inquietudine nel volto di CELIA e prima di inginocchiarsi, per essere ucciso, come gli chiede il criminale, le parla della vita da ameba che ha scelto di vivere, quella copia conforme di vita da prigioniero societario che comunque continuera' a fare dopo che avra' avuto la sua parte, con un marito ebete a fianco e dei figli rompicoglioni che un giorno avranno seri guai con la giustizia drogandosi.
D'improvviso CELIA, a queste parole, ha uno scatto e una crisi isterica di pianto e urla: "RUPERTO; COSA VUOI; COSA VUOI DA MEEE"  che urla in un tono cosi' alto che, di colpo cedono le pareti della stanza sotterrando lei  e Sandro assieme al tesoro, mentre, Ruperto e la vegliarda sgommano verso l'uscita.
Alla luce del sole i due, ormai salvi ascoltano una serie di crolli, che sotterrano per sempre il tesoro e si incamminano verso un prato verde rasato all'inglese dove, inspiegabilmente ritrovano PIPPALDO, CELIA e SANDRO che giocano a palla.
Rosy la vegliarda chiede spiegazioni e Ruperto dice che, nell'immaginario povero della mente di CELIA, quella che diceva di essere inviolabile, vivere per la felicita' come pensava lei ed essere morti non faceva nessuna differenza, ecco perche' dunque sono ancora qui. Al trio si aggiunge anche Rosy, in qualita' di portiere, visto che anche lei dice di credere nell'amicizia. Un fischio da lontano si ode. arriva anche Sara e insieme a lei un gruppo di 20\30 stronzi che un giorno si ritroveranno a chattare.
Accesa la sua twingo, Ruperto sparisce, rivelando la sua vera identita'.
Era lui quell'inkursore di cui si parlava tantp e che ha ancora tanto da fare in giro per convincere la gente a pensare e non solo a vivere per pagare le tasse.

Papapapappapapapararapparararpaaaa (sigla finale) FINE ULTIMA PUNTATA


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